Artisti

venerdì 24 ottobre 2008

Envy - A Dead Sinking Story [2003]

For the Review in English click here

Un capolavoro. Questo è quel genere chiamato Screamo, il cui nome oggi viene sempre più violentato e affibiato a realtà che non hanno niente a che fare con il suo significato originario. Toglietevi dalla testa quello che oggi viene chiamato Emo, sono grandissime falsità. Ascoltando questo disco forse qualcuno di voi si renderà conto di come l'idea che oggi viene diffusa di questo genere sia estremamente insulsa e priva del valore che aveva in passato. Questa non è musica commerciale, questa è triste rabbia cantata e suonata dal cuore, senza cuoricini rosa e teschietti. Questo è sentimento puro, una malinconica melodia espressa con rabbia e dolcezza, dura e emozionante allo stesso tempo. L'inizio del disco è a dir poco stupendo: "Chain Wandering Deeply" e "Distress Of Ignorance" sono due tracce da pensare insieme, unite nella stessa atmosfera, divine. La prima è il capolavoro del disco, senza dubbio, e non si possono non apprezzare le sue melodie, la voce, gli arpeggi, la triste rabbia (già accennata prima). Tralasciando "Evidence", pura traccia di raccordo, si arriva ad un altra ottima canzone: "Color Of Fetters", schematicamente simile alle precedenti, e piena di melodie altrettanto avvolgenti, immerse nella pienezza emotiva della musica suonata dalla band giapponese. Con "Unrepairable Gentleness" il disco tocca uno degli apici: il pezzo è aggressivo fin dalle prime note, ed è impossibile non rimanere affascinati e sognanti di fronte ad una composizione di tale immensità. L'urlato del cantante non si può descrivere a parole, è in grado di trasmettere quel senso di malinconica e desolante tristezza in maniera spesso molto più aggressiva di quanto faccia un qualunque cantante di generi più violenti e brutali. E il valore di questo disco non finisce qui. "Go Mad And Mark" è l'ennesimo fiore all'occhiello dell'album, più delicata della precedente, per certi aspetti, ma altrettanto immensa. Gli arpeggi di chitarra pulita si fanno più presenti, la voce dà il meglio di sè, con un continuo alternarsi tra angosciante melodia e rabbia urlata a squarciagola. Il pezzo si spegne quasi all' improvviso, come un respiro spezzato dalla morte, proprio quando era normale aspettarsi un ultimo accordo. Sorvolando anche su "Conviction That Speeds", ulteriore raccordo (godibile, comunque) più atmosferico che musicale, stupirsi con "Reasons And Oblivion" a questo punto è d'obbligo. E' incredibile come non ci sia una sola caduta di stile in questo album, come ogni canzone abbia una voce propria, una sua importanza fondamentale. La chiusura, "Will Remains In The Ashes", poi, è perfetta. Dopo uno sfogo di rabbia, intriso di violenta tristezza, il sentimento di questa ultima traccia è più delicato, come se il gruppo volesse raccogliere i frammenti di questa introspezione emotiva, come se tentasse di riflettere, di concludere il viaggio con la consapevolezza di avere espresso tutto sè stesso. Non ci sono parole per valorizzare a fondo questa perla rara, si può solo far tesoro di questa musica e ascoltarla in silenzio, lasciandosi trasportare dalle emozioni.


Tracklist:

1. "Chain Wandering Deeply" - 8:28
2. "Distress of Ignorance" - 5:54
3. "Evidence" - 3:16
4. "Color of Fetters" - 7:19
5. "Unrepairable Gentleness" - 8:10
6. "Go Mad and Mark" - 6:35
7. "A Conviction that Speeds" - 5:27
8. "Reasons and Oblivion" - 5:05
9. "A Will Remains in the Ashes" - 12:44

For the lyrics click here

Download: [MediaFire] Envy - A Dead Sinking Story (2003)

Nessun commento: