Artisti

lunedì 23 febbraio 2009

Sud Sound System - Dammene Ancora

Lu salentu brucia davvero quando entrano in scena loro, i Sud Sound System che, dopo 17 anni di carriera sfornano ancora ottimi lavori e, peggio di una taranta che si impossessa dei corpi rendendoli vittime di una danza sfrenata, sono capaci di far ballare anche i più restii al movimento. Il nuovo lavoro si chiama “Dammene Ancora” e sembra proprio un invito al non fermarsi mai, a saltare ancora, a urlare contro ciò che non va bene, ma anche a divertirsi, a godere del sole e della naturalità della nostra terra primordiale. La loro grandezza sta proprio nel farci gioire pur cantando cose serie, anche tristi; non sono pesanti, affatto demagogici ma capaci di renderci arrabbiati ridendo, senza deprimerci.


Oggi più di ieri ci accorgiamo di tutte le ricercatezze e le accortezze che la band ha maturato negli anni e che rende “Dammene Ancora” un album più raffinato rispetto alle prime produzioni; nuovi arrangiamenti e basi più curate mischiano generi e lingue differenti: italiano, dialetto salentino, inglese e giamaicano, perfette contaminazioni tra culture lontane, tra vecchio e nuovo, tra tradizione e cemento.



Ancora una volta i testi raccontano non solo il salento, ma la madre terra spesso in pericolo come in “me piaci mare” ; parlano di problematiche sociali in “Violenza, crimini, e povertà”, “La ballata del precario” o in “Lu business comanda”; riportano romantiche dichiarazioni d’amore in “Lu profumo tou”, che diventa un messaggio d’amore universale, e passione corporea in “Te paru a mie”.



Le diciotto tracce che riempiono l’album, alla fine sembrano avere un effetto epurativo. Come riuscendo a farci entrare in un antico rituale, ci portano via i cattivi pensieri, ci danno l’idea del sole anche se fuori piove e sembrano volerci dire che il mondo è brutto, ma nonostante tutto la musica ci salva sempre.


Download:
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sabato 21 febbraio 2009

Crass - Christ the Album

Christ - The Album e' il quarto album dei Crass uscito nel 1982. Usci' in un doppio vinile ed include un disco di nuovo materiale in studio e un secondo disco intitolato "Well Forked.. but not dead" con un live registrato nei loro concerti del giugno 1981 presso il 100 CLub di Londra, ed altre tracce e frammenti vari.

L'album conteneva anche un libretto "A Series Of Shock Slogans and Mindless Token Tantrums" con scritti sulla liberta', sulla pace e sulla generazione punk anarchica oltre ad un poster di Gee Vaucher.

La registrazione, la produzione e il missaggio dell'album duro' oltre un anno durante il quale la guerra delle Falklands inizio'. Questo fatto porto' i Crass a riflettere profondamente sul loro modo di creare dischi. Per un gruppo la cui piu' importante ragione di esistenza era quella di dare commenti alla situazione politica, si sentirono superati dagli eventi.

Con le seguenti uscite tra cui i singoli "How does it Feel to Be the Mother of A Thousand Dead" e "Sheep Farming in the Falklands" e l'album Yes Sir, I Will tornarono a suoni piu' basilari e a pubblicazioni viste come risposte alla situazione politica.
Libera traduzione da Wikipedia.

Tracklist:

Studio Tracks: Christ - The Album
  1. Have A Nice Day
  2. Smother Love
  3. Nineteen Eighty Bore
  4. I Know There Is Love
  5. Beg Your Pardon
  6. Birth Control 'n' Rock 'n' Roll
  7. Reality Whitewash
  8. It's The Greatest Working Class Ripoff
  9. Deadhead
  10. You Can Be Who?
  11. Buy Now Pay As You Go
  12. Rival Tribal Revel Rebel (pt 2)
  13. Bumhooler
  14. Sentiment (White Feathers)
  15. Major General Despair
Live Tracks: Well forked - but not dead
  1. Banned from the Roxy
  2. The Sound Of One Hand
  3. Punk Is Dead
  4. Nagasaki Nightmare
  5. Darling
  6. Bata Motel Blues
  7. Berkertex Bribe
  8. Fold It In Half
  9. Big Hands
  10. Heart-throb Of The Mortuary (demo)
  11. Bumhooler
  12. Big A Little A
  13. First Woman
  14. Arlington 73
  15. Bomb plus Bomb Tape
  16. Contaminational Power
  17. I Ain't Thick
  18. G's Song
  19. Securicor
  20. I Can't Stand It (demo)
  21. haved Women
  22. A Part Of Life
  23. Do They Owe Us A Living
  24. So What
  25. Salt 'n' Pepper


Download:
Crass - Christ the album (Cd 1)

Crass - Christ the Album (CD 2)

password: projectw.org

venerdì 20 febbraio 2009

WARNING - WATCHING FROM A DISTANCE

Circa sette anni ci sono voluti. Circa sette anni di silenzio per quello che, con solo un album nel 1999 (The Strength To Dream), si era già affermato come uno dei più importanti gruppi di doom tradizionale, per poi sparire dalla circolazione lasciando un vuoto difficilmente colmabile. Sette anni che i due mastermind hanno utilizzato per dedicarsi alle proprie passioni: la recitazione per il cantante/chitarrista Patrick Walker, e l'insegnamento per il batterista Stuart Springthorpe. Ma sarebbe stato un delitto mettere la parola fine ai Warning, e probabilmente loro stessi ne erano consapevoli, ragion per cui è fin dal 2005 che era iniziata la composizione dell'album che ora possiamo avere fra le mani, album che ha finito poi per rivelarsi una monumentale opera doom come solo da loro potevamo aspettarci. Signori, Watching From A Distance è qui, i Warning sono tornati.

In realtà ci vogliono poche parole per descrivere lo stile questo gruppo, essendo la semplicità uno dei suoi punti forza: pochi fronzoli, tanto sano doom. Ciò che è più difficile è riuscire a descrivere le emozioni che questo gruppo è in grado di suscitare, ma a questo ci arriveremo dopo. Musicalmente, abbiamo riff potenti e asciutti, tempi estremamente dilatati, batteria cadenzata e melodie a metà fra la malinconia e l'epicità; nessun tecnicismo eclatante, o tastiere d'atmosfera, questo è doom nella sua forma più pura e incontaminata, così come i suoi padri fondatori lo avevano concepito. Anacronistico, forse? Qualcuno potrebbe pensarlo, ma d'altra parte Watching From A Distance si configura fin dall'inizio come un album destinato a stare lontano dal grande pubblico. Watching From A Distance è un disco indirizzato a coloro che vorranno abbandonarsi alle sue atmosfere tristi, poetiche, irrimediabilmente senza speranza; a coloro che vedranno nella sua estrema lentezza e nella sua pesantezza non degli ostacoli alla fruizione, ma delle caratteristiche fondamentali per veicolare il grosso peso emotivo di cui questo album si fa carico; a coloro che hanno fatto del doom una passione, che sanno prendersi il tempo per apprezzarne le mille sfaccettature. Mi azzardo ad affermare che potrà essere una nicchia di ascoltatori, ma questi pochi avranno trovato nei Warning una delle esperienze più struggenti ed emozionanti che si possano fare in musica.

Buona parte della forte personalità ostentata da questo gruppo inglese è data dalla voce unica di Patrick Walker. Come si è già detto, la recitazione è parte importante del suo background culturale, e la potenza espressiva che caratterizza la sua voce è prova evidente di ciò: la sua è quasi un'interpretazione teatrale delle canzoni, un'interpretazione sentita, sincera, dalla quale traspare un coinvolgimento emotivo onesto e umile. Il suo timbro è inconfondibile, la sua estensione eccellente, la sua versatilità sorprendente; ma queste sono osservazioni tecniche tutto sommato di poco conto, quello che davvero ci interessa sapere è che la sua è una voce che emoziona, in grado davvero di comunicare stati d'animo a chi ascolta, ora con tonalità più dolci e malinconiche, ora con rabbia disperata.

Potrei provare a descrivere quali sentimenti l'ascolto di Watching From A Distance può suscitare nell'ascoltatore, o magari analizzare l'album traccia per traccia, ma rischierei di risultare ridondante, monotono, nel vano tentativo di racchiudere in poche parole emozioni che solo chi prova può conoscere fino in fondo. Piuttosto, lascerò che siano alcuni versi estratti dal testo della terza traccia, Bridges, a parlare per me:

When I am not alone
I sever silent moments
Building bridges with meaningless words
And only feel the distance further
Remember being happy in our silence
I wish that you were with me tonight


I don't need a reason, there's nothing to explain
I can't reproach your leaving to justify my pain
But can I really understand
I wish you were here with me tonight


I read over all you wrote me
The words mean so much more these days
They echo in my soul
They sting me like a burn
Can someone feel too much?
I wish you were here with me tonight

Questo testo (che non ho riportato nella sua interezza) rende evidente che qui ci troviamo di fronte a vere poesie. Poesie che ci comunicano con forza ora la loro delicata malinconia, ora la loro rabbiosa rassegnazione verso un destino ineluttabile e gravoso, ora un annaspante smarrimento dovuto alla perdita di qualcosa di importante; poesie che mettono a nudo con disarmante onestà i pensieri di chi le ha scritte, e forniscono anche a noi motivo di introspezione, andando a scavare profondamente nei recessi della nostra anima, mettendoci a tu per tu con emozioni, paure e riflessioni alle quali magari trascuriamo di dare la giusta importanza.

Watching From A Distance è un disco musicalmente ed emotivamente pesante, che richiede una certa predisposizione psicologica per essere apprezzato a pieno, ma è un capolavoro che lascerà il suo segno nella storia del doom. Chiunque ami questo genere e voglia un disco maturo, impegnato, composto con passione e dedizione, può smettere di guardarsi intorno: i Warning hanno dato una risposta a tali ricerche.


Tracklist:

1 - Watching From A Distance (12:06)
2 - Footprints (07:31)
3 - Bridges (11:30)
4 - Faces (08:31)
5 - Echoes (10:16)



Download: [RapidShare] WARNING - WATCHING FROM A DISTANCE

Pass: metal-forever

giovedì 12 febbraio 2009

Dargen feat. Bugo - Buone Maniere

Ecco la nuova traccia di Dargen. Si chiama Buone Maniere ed è stata fatta con Bugo, cantate pop lettronico emergente-

Buone Maniere - Dargen feat. Bugo

e QUI il download.

Ora vi posto anche un altro lavoro di Bugo, è un remix, eco a voi La mano mia cecile bbeetrros RMX


e QUI il download.

P.s. di Bugo suol suo space travate anche altre 2 canzoni e qui il video del Backstage di 'Love Boat' il suo ultimo dideo